Ridurre l’inquinamento? Si può, cominciando dal packaging

L’indagine Beach Litter condotta da Legambiente nel 2017 ha fatto emergere una situazione sconvolgente: in alcuni arenili si rinvengono fino a 18 oggetti di plastica per metro quadro.

È proprio la plastica il materiale più diffuso nelle acque del nostro territorio (84% dei rifiuti totali). Questi oggetti sono prevalentemente legati al packaging dei prodotti che consumiamo (tappi, coperchi, contenitori per bevande e non).

Il vacanziere predilige l’usa e getta: nel 64% dei casi sono proprio gli imballaggi di questo tipo ad essere rinvenuti sulle spiagge.
Hai mai sentito parlare del Pacific Trash Vortex?

Si tratta di un’isola di plastica situata nell’Oceano Pacifico.

Gli studi condotti dall’Università della California hanno rilevato che sta lentamente cambiando l’equilibrio della vita marina: il sole frammenta gli oggetti e i detriti di plastica vengono poi ingeriti dai pesci (gli stessi che magari finiscono sulle nostre tavole).

Anche la Marina degli Stati Uniti ha analizzato la situazione, arrivando a ipotizzare che i rifiuti dell’isola galleggiante possano pesare 100 milioni di tonnellate. Circa quanto 2.000 Titanic.

Purtroppo, questa rischia di essere la realtà anche nel Mediterraneo. Entro il 2050 il nostro mare potrebbe offrire più plastica che pesci (fonte: ENEA).
È arrivato il momento di invertire rotta e affrontare questo gravissimo problema ambientale.
La scelta dei consumatori

I consumatori sono diventati più sensibili nella scelta dei prodotti. Sempre più spesso prediligono articoli che possono dare loro più garanzie. In altre parole, vogliono prodotti green.
Con queste premesse, anche il packaging deve riflettere un’attenzione particolare all’ambiente.

Oggi ciò si può fare limitando il più possibile l’uso dei film protettivi non biodegradabili (che possono essere prodotti utilizzando il petrolio) per privilegiare altri tipi di risorse. Si stanno studiando soluzioni completamente eco-compatibili: il packaging 4.0 è realizzato con le alghe, con gli scarti dei prodotti caseari e perfino con i derivati del mais.
Cosa fare per rendere una confezione qualsiasi il tuo packaging ideale

Le pratiche per ottenere un imballaggio green prevedono di:
Utilizzare materiali riciclati e/o riciclabili: plastica, carta, cartone possono essere riutilizzati per creare nuovi prodotti. Questi materiali possono adattarsi facilmente ai bisogni della tua azienda.

Eliminare degli eccessi: un packaging minimalista ti permetterà di ridurre notevolmente gli sprechi, oltre che attirare il cliente grazie a una linea semplice e pulita. In più potrai risparmiare spazio, facilitando il processo di distribuzione.

Passare dalla parte della natura: il packaging sostenibile è sempre più utilizzato. Quando le imprese hanno compreso l’importante fetta di mercato attratta da questo tipo di imballaggio, le soluzioni green sono diventate la punta di diamante di molti settori, tra cui spicca il food.

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