Emergenza plastica: l’UE corre ai ripari

When you shop on the internet or give yourself a gift, there is an aspect that causes a unique emotion. It’s a single detail but it’s able to make you feel like a kid at Christmas, ready to unwrap his presents. It is about packaging.

Quando fai acquisti su internet o ti concedi un regalo, c’è un aspetto che provoca un’emozione unica.

È un singolo particolare ma è in grado di farti sentire come un bambino a Natale, pronto a scartare i suoi regali.

Si tratta del packaging.

Questa sensazione nasce dalla curiosità innata in ognuno di noi.

Purtroppo, però, gli anni di utilizzo sregolato del packaging in plastica stanno mostrando i loro effetti: l’emozione di scartare i nostri prodotti e la necessità di proteggerli sta devastando il pianeta.

Solo l’Europa produce ogni anno 25.000.000 di tonnellate di rifiuti in plastica.

Una minima parte (il 30%) viene effettivamente riciclata, mentre il resto è abbandonato nelle discariche (e anche in posti meno adatti, come le nostre spiagge) o distrutto negli inceneritori, contaminando l’aria che respiriamo.

L’onnipresenza della plastica

L’aspetto più inquietante è che la microplastica rilasciata in Europa in un solo anno può raggiungere le 300.000 tonnellate.

In questo momento il materiale è presente nei nostri oceani, nei nostri corpi e nel cibo che mangiamo.

Il valore della plastica

Sai quanti soldi sprechiamo buttando tutto questo materiale ancora in ottime condizioni?

Otre 100 miliardi di euro all’anno.

L’unico modo per arginare il problema è cominciare a riciclare in maniera intensiva, riutilizzando quelli che normalmente diventano rifiuti dopo un solo uso.

Entro il 2030 tutta la plastica dei nostri imballaggi sarà riciclabile

Queste problematiche rendono la situazione che stiamo vivendo una vera e propria emergenza.

Per questo la Comunità Europea ha deciso di correre ai ripari, ideando una nuova tattica per gestire il problema.

La strategia europea per ridurre l’utilizzo della plastica ha un obiettivo di sostenibilità ambizioso, ovvero rendere riciclabile tutta la plastica che utilizziamo entro il 2030.

Il nuovo motore dell’industria

L’Unione Europea vuole quindi che gli investimenti dei contribuenti siano sfruttati per ridurre i rifiuti in plastica presenti sulla terra, l’aria e il mare, sviluppando nuovi materiali eco-compatibili.

Questa scelta porta con sé altre ricadute positive sull’economia: il mercato interno sarà finalmente stimolato, perché le imprese si adopereranno per produrre packaging durevoli e facili da riciclare.

Le previsioni sono positive anche per l’occupazione – entro il 2030 saranno 200.000 i nuovi impiegati nel settore.

Le opportunità nel mondo del packaging

Le moderne tecnologie stanno aprendo sempre più alternative nel mercato del packaging, offrendo confezioni interattive, che comunicano con noi e composte di materiali prima impensabili da utilizzare (come le alghe o le proteine del latte).

Questi packaging saranno sempre più spesso sui nostri scaffali e permetteranno di combattere giorno per giorno “l’emergenza plastica” che stiamo vivendo.

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